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POST COVID. Riflessioni per una mobilità urbana sostenibile

Guardando al futuro, è forse questa una delle occasioni più importanti per fare tesoro della difficile esperienza vissuta e per raccogliere, ove possibile, anche qualche prezioso insegnamento da tenere in considerazione in un nuovo modello di pianificazione dei trasporti urbani. Per sviluppare un ragionamento su questi temi, la Fondazione ha realizzato un approfondimento analitico e dettagliato sugli spostamenti urbani, alla luce delle più recenti novità legate all’improvvisa accelerazione della diffusione dello smart working, una novità tutt’altro che banale nella dinamica degli spostamenti urbani, che, se opportunamente gestita e veicolata, può giocare un ruolo fondamentale nella riduzione della congestione e dell’inquinamento urbano.

Al fine di inquadrare la tematica nel più complesso ragionamento della pianificazione urbana dei trasporti, lo studio prende le mosse dell’analisi delle caratteristiche della mobilità pre-Covid-19, con un focus specifico sulle criticità della mobilità urbana (congestione, inquinamento, incidentalità stradale, esclusione sociale). Sono poi analizzate le evidenze scaturite dal periodo di lockdown e dal monitoraggio degli spostamenti e della loro composizione modale nella fase successiva di ripresa della circolazione e nella attuale, ancora contrassegnata da misure emergenziali. Su questa base si è in un secondo momento provato a comprendere quale scenario ci attenda in termini di evoluzione degli spostamenti per entità e tipologia.

Lo studio si propone quindi di analizzare le possibili linee di sviluppo legate alle caratteristiche della mobilità urbana delle principali città italiane, prefigurando l’evoluzione tendenziale degli spostamenti, del parco auto, dell’offerta di trasporto pubblico e privato e degli effetti connessi. Formulando delle ipotesi di scenario, si cercherà, in particolare, di valutare gli effetti derivanti dalla possibile adozione di un insieme di misure, tra cui: una nuova organizzazione del lavoro e dei servizi (telelavoro, lavoro agile e altre forme flessibili); lo sviluppo di un sistema di trasporto pubblico più efficace, (monitoraggio in tempo reale della domanda, regolazione del flusso passeggeri, attraverso sistemi di infomobility dedicati agli utenti, prenotazioni e pagamento biglietti on-line); interventi sulle infrastrutture; interventi sul parco circolante pubblico e privato.

Muoversi meglio in città per muovere l’Italia

ACI presenta lo studio della Fondazione Filippo Caracciolo intitolato “Muoversi meglio in città per muovere l’Italia. Analisi e proposte per un progetto di mobilità urbana”. Il Rapporto fotografa i livelli di congestione e di incidentalità nei principali centri urbani, confrontando dati e statistiche a livello internazionale e individuando possibili soluzioni per colmare subito il gap che ci divide dall’Europa.

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